1.3.11

Biglietti vincenti, proposte indecenti

Maneki-Neko, good fortune cat
Picture by greychr, Wikimedia commons
Ecco: cercare un lavoro in un certo campo, orientarsi in una direzione o in quella opposta, è come comprare biglietti della lotteria sperando di trovare il biglietto che vince prima di finire i soldi. E il tabaccaio sembra pure un po' marpione.

- Pronto, Professore, sono la Nonaddetta.
- Ah, Nonaddetta, ciao, eh. Allora noi a breve bandiremo il concorso per l’assegno di ricerca.
- Ma non sono ancora bloccati perché la ministra non firma il decreto attuativo?
- Eh sì sì ma si sa già qual è la paga minima da dare per cui noi bandiamo.
- [prendo nota che della paga massima non ci curiamo perché siamo esseri superiori a queste venali quisquilie…] Ehm, sì.
- E allora noi il primo aprile si deve proprio partire, eh.
- Ma non è un po’ troppo vicina come scadenza, coi tempi tecnici del bando, del concorso…
- Eh sì, in effetti prima di maggio sarà difficile far partire l’assegno. Dovresti lavorare gratis il mese di aprile.

- ...
- Ma poi lo recuperi, eh! Basta accordarsi, smetti di lavorare un mese prima della scadenza e lo recuperi.

Ma Professore, c’è un concorso di mezzo. Ho capito che state elemosinando candidati in tutto il paese perché apparentemente nessuno vuole venire nella Grande Città a lavorare sul Bellissimo Progetto, quindi potrei anche essere l’unica che si presenta e allora vincere è effettivamente maxi facile. Ma se poi invece al bisnipote di Einstein gira di presentarsi e allora io non vinco, come me lo pagate il mese che nel frattempo ho iniziato? Perché concorrere vuol dire trasferirmi a 400 km dalla Piccola Città, cercarmi un appartamento in condivisione che da sola non me lo potrei pagare, farmi 800 km di treno settimanali, inserirmi in un nuovo gruppo di lavoro. Non lo faccio se rischia di durare solo un mese, e manco mi pagano.
E se anche il bisnipote di Einstein ha di meglio da fare e io vinco l’assegno, e alla fine dell’assegno magari ne bandite un altro come diceva, e io rivinco pure quello, che fo? Me ne vo a recuperare il mio mese alle Bahamas, che è una bazzecola col mio lauto stipendio, e poi torno a lavorare? O lo recupero alla fine del secondo assegno, cioè tra anni? Sa che la mia bisnonna diceva che a pensar male ci si trova bene? Me la scrive lei la letterina per far rimandare di altrettanto tempo una rata del mutuo?
Mi sa che con questo biglietto vinco al massimo un set di mollette da bucato.

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