9.3.11

Nel Bianco Palazzo, anzi no

- Scusi, il centro per l'impiego?
Il Portinaio, che senza dubbio ama la pittura fiamminga e la cultura giapponese ma recita alla perfezione, guarda la Nonaddetta un tantino scandalizzato:
- Ma non è qui, nel Bianco Palazzo in centro! E' nel Zozzo Vialone Zona Stazione!
Ah già. Scusi. Sarà che sul sito c'era la foto del Candido Palazzo in bella vista, che scherzone, come ho potuto cascarci?

La Nonaddetta reinfila il biglietto nel parchimetro, devolvendolo al prossimo automobilista, e attraversa la Piccola Città. Nessuna speranza di parcheggiare nel Zozzo Vialone Zona Stazione: meglio parcheggiare gratis in un campo inspiegabilmente sopravvissuto nel corpo della Piccola Città e camminare 20 minuti per raggiungere lo Zozzo Vialone. Quando la concentrazione di pm10 inizia a superare il livello "Red alarm: please don't panic" la Nonaddetta indossa la maschera antigas con doppia bombola di aria al profumo di fiori alpini (ma come fanno i milanesi?). 

Giunge infine davanti al Brutto Palazzone e constata che sì, sembra molto più appropriato per i disoccupati: un posto fuori dalla vista e, se non c'è il sole, un tantino anonimo e triste. Entra. L'ambiente è luminoso ma disseminato di scrivanie e separé messi a caso. Non si capisce qual è il banco informazioni. La Nonaddetta si avvicina a gente che pare aspettare. Un uomo di mezza età (che NO, non è più 35 anni!). Un ragazzo accompagnato dalla mamma. Un ragazzo nero. A un certo punto una signora la punta e la chiama: deve iscriversi? Ehm, sì. Venga! Venga!

E' una Mamma-della-Tradizione-Italiana, se non nella vita almeno nell'anima. Parla alla Nonaddetta, le chiede premurosa cosa ha studiato, le da i moduli da compilare, la ricopre di complimenti, si sdilinquisce alla vista della fede nuziale, mancano solo il tè e i pasticcini.
La informa che la Nonaddetta rientra nella categoria dei Sottoccupati, in quanto titolare di due contratti due di durata praticamente annuale. Già: in realtà durano 4 giorni il primo e 5 il secondo, ma l'università li considera validi per un anno accademico l'uno. Magari così potrò avere il sussidio di disoccupazione, che spetta solo a chi ha lavorato almeno un po' nell'anno precedente?

Il PC non accetta un inquadramento professionale di questo tipo. La Mamma Tradizionale almanacca sul PC ma non c'è verso di inserire i dati della Nonaddetta. #§*£$%& informatici. La Nonaddetta aspetta paziente. La Mamma Tradizionale ha molte foto di gatti sulla scrivania. Appesa alla lampada c'è una bilancia come quella della Giustizia fatta con due copritappi di champagne. Creativo. Il tempo passa. #§*£$%& informatici #§*£$%&. Una collega giunge in aiuto della Mamma Tradizionale Con La Passione Per I Gatti (e lo champagne). Dopo numerosi colpi bassi - dividi il contratto in due, togli questo, fallo ripartire da là, ricomincia da capo - riescono a ingannare l'integerrimo PC e comunicano trionfanti alla Nonaddetta che è iscritta alla lista di collocamento con anzianità di mesi zero. Un brindisi! Adesso prenda l'appuntamento per il curriculum, raccomanda la Mamma Tradizionale, che c'è la lista d'attesa di un mese, ma lei lo sa compilare da sola, lo prepari in formato europeo e ce lo mandi per mail.

Mentre la Nonaddetta esce di corsa e fruga alla ricerca del cellulare per comunicare al Nonaddetto che il pranzo è ben lungi dall'essere pronto, davanti agli occhi le passa la fugace visione di un Centro per l'Impiego nel Bianco Palazzo in centro, anzi proprio di fronte al Comune magari, con le persone che vogliono lavorare accolte nel cuore della città, un posto che diventa subito familiare per i bambini che prendono il gelato con i genitori ("Se mai ne avessi bisogno, là ti aiuteranno a lavorare di nuovo"), una immediata e quotidiana possibilità di controllo dei risultati del proprio operato per gli amministratori della città, un memento per le coppie eleganti che vanno a comprare un gioiello o un abito. E' lecito sognarlo, in una Repubblica fondata sul lavoro?

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