7.2.12

Uno sporco lavoro..

Foresteria.
Appartamentino che condivido con Maschiaccio e Femminuccia, attempatelle dottorande del primo anno, turca e portoghese, migliori amiche tra di loro, o almeno questo è quello che spera Maschiaccio.
Pulizie: bocciata la mia proposta dei turni, le fa un po' chi capita, quando capita, come capita.
La frequenza con cui la mia buona volontà supera la soglia del "Ho di meglio da fare" diminuisce inesorabilmente. Mi giustifico grazie a un inspiegabile fenomeno: quando la pulisco io, la vasca si rigenera in una superficie liscia e brillante, quando lo fanno loro torna bianca, ma rimane spietatamente opaca.
Però.
Ieri il pavimento era a chiazze nere piuttosto spesse. Ve bè, la neve, il fango. La vasca era marmorizzata vaniglia e cioccolato. Con un deposito di sabbia. OK, ho colto il messaggio, sto giro faccio io.
Devo farlo prima di venerdì...
Giovedì già mi tocca la pulizia della cucina e della sala da pranzo comuni: spazzare per terra, lavare tutte le superfici (dai piani cottura coperti di olio fritto, allo sportello a specchio del forno, all'interno del microonde), riporre tutte le stoviglie, portare al pianterreno tre bidoni di spazzatura diversi più i vuoti di birra, trovare il mocio, pulirlo che lo trovo sempre incarognito, passarlo sul pavimento, ripulire il mocio perchè ogni volta non ho il coraggio di lasciarlo incarognito. Col cavolo che pulisco anche qui.
Domani torno nella Grande Città a pesar campioni, col treno, e con la neve non sai mai quando torni. Non va bene.
Allora stasera.

Torno troppo tardi.
Metto su la lavatrice con le lenzuola, sforzandole perchè erano un po' rigide, chissà come mai, le ho lavate solo la sett.. due sett.. uhm.. bè, dicevo.
Raccolgo la polvere per terra col panno magico. Uhm. Ne passo un altro. Uhmm. Bè, basterà.
Pulisco i sanitari.
Mi faccio la doccia, godendomi la vasca sbrilluccicante.
Accappatoio e turbante in testa, passo il mocio in bagno imprecando alla polvere rimasta che fa i pelucchetti per terra.
Conciata come sono, mi auguro che Femminuccia stia su skype un'altra ora filata e Maschiaccio non debba fare la pipì proprio adesso.
 
Ho quasi finito e sto per scappare in camera, senza esser vista e salvando la dignità, ed eccoti Maschiaccio.
Oh no, vattene in camera tua. Leave me alone!
Come no, non è mai stata tanto loquace nelle ultime settimane. Non mi guarda mai molto in faccia, ma oggi ho il dubbio che osservi le caviglie che spuntano dall'accappatoio: e va bene, la situazione è seria, ma non ancora tragica, e comunque è inutile che cerchi di farmi venire i rimorsi: stando all'amica lunare, i giorni per la ceretta sono il prossimo weekend. Vuoi piuttosto che ti faccia un corso accelerato di rimozione del carbonato di calcio?
Veloce, che devo vestirmi asciugarmi i capelli e andare a mangiare, e fare na capatina sul blog.

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