9.11.11

L'importante è sbagliare

Il blogghete è strumento utilerrimo per osservare obiettivamente il proprio stile comunicativo. Tipo che:

1. Noto che nei momenti belli, o almeno piatti, la mia necessità comunicativa si mantiene su livelli facilmente soddisfacibili. Beh se mi capita una cosa fantastiliosa potrei comprensibilmente volerlo gridare dai tetti, o almeno farmi ascoltare dal Nonaddetto, ma in generale queste comunicazioni di umor leggero son leggere pure loro e che so, evaporano beatamente da sè senza fatica alcuna. L'umor plumbeo invece è pesante e accumularlo dentro mi fa venire il saturnismo, ergo meglio buttarlo fuori e se non può uscire dalla bocca è meglio lasciarlo almeno sgocciolare dalle dita.

2. Noto poi che, come nel parlare, neanche nello scrivere son quella che mantiene un flusso costante di parole, non mi vengono i post veloci a caldo zac e via. Certe volte perchè mi pare di non avere cose abbastanza interessanti da dire, o perchè non so rendere piacevoli da leggere le cose di per sè banali, altre perchè mi serve tempo per pensarci su, altre ancora mi manca solo il tempo per dirle, oppure semplicemente mi pare che ho scassato le palline a sufficienza ed è meglio se mi sto zitta per un po'. O devo solo cercare le foto da postare, che la casa adesso cambia faccia ma senza le foto...

3. Noto che mi riesce poco di far ridere. Forse c'entra anche un po' col fatto che in questo periodo mi scarseggiano le occasioni per ridere, non che io pianga eh, però ecco ridere parecchio e di cuore mi manca.

Concludo che ho uno stile comunicativo generale assai poco marketable. Almeno su un blog, magari suonerebbe più appropriato in un trattato di tecnica dell'ingegneria psicopatologica.
Questo fa a pugni con le mie riconosciute, perfino da me stessa, capacità di comunicare con efficacia (garbata ma decisa chiarezza, compreso l'adeguamento al livello dell'ascoltatore) ed efficienza (sintesi)... o è compatibile? Boh. Potrei ad ogni modo, che male non farà, lavorare sulla costanza e sul lato brillante della comunicazione: che vorrei proprio scrivere come la Viaggiattrice, la Wondermamma, Elasti o Wonder, o Zauberei. Magari ne sarebbero felici anche il Nonaddetto, gli amici e i parenti.
Manca giusto da capire come imparare. Leggendo molto di più queste muse ispiratrici, per esempio? E pazienza se giurerei che l'effetto sarebbe assai potenziato dallo stare spaparanzata sul letto in casa mia, col sole fuori e la Gatta sui piedi, e il Nonaddetto di umore romantico.
Eccheppalle, ecco che l'internet della foresteria s'è data alla macchia di nuovo e io che fo, pubblico il post domattina dall'ufficio in cui da qualsiasi posizione il mio monitor è immediatamente visibile? ... ... ... Sì: tanto arriverò prima degli altri, due minuti me li posso anche magnà. Oh, di grazia, è tornata, pubblica de corsa che dura solo due minuti!!

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