5.3.13

Punti di vista

Il luogo: il corso per la gravidanza.

Il fatto: le responsabili ci forniscono fogli e colori e ci chiedono di disegnare la nostra gravidanza. C'è chi disegna un viaggio, vuoi con la coppia su una barchetta a vela in un bel mare con un bel sole e qualche nuvola non troppo preoccupante, vuoi lungo una strada che deve passare una strettoia ma poi si allarga all'infinito, con vari simboli disseminati qua e là a significare i momenti confusi e quelli chiarificatori. C'è chi disegna la famiglia al completo, col nuovo bebè già bello e pronto, tutti stretti e uniti e felici insieme, e nessun altro intorno perchè non c'è nessuno di altrettanto importante in questo momento. La Nonaddetta ha disegnato anche lei un viaggio, più nel tempo che nello spazio, con i primi mesi bui e pieni di mostri relegati in un angolino e i Nonaddetti con la pancia felici insieme al centro e altre facce amichevoli intorno, tutti in attesa di occupare un paesaggio con lo stesso sole e le stesse nuvole non troppo preoccupanti dell'altro disegno.

Il sequel: tornata a casa, la Nonaddetta ha raccontato, come sempre, cos'era successo al corso. Poi le è venuta l'ovvia idea.
"E tu Nonaddetto cosa avresti disegnato?"
"Mmmm. Una pancia"

E non c'è stato verso di cavarne altro. Dato che invece può passare ore a discutere dei meccanismi per la valutazione della ricerca, credo che mi impunterò molto sulla necessità di non vederlo tornare troppo tardi dal lavoro la sera...

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