16.5.12

La scelta giusta? Non c'è.

Un momento prima era tutto normale, in quel momento posso cambiare qualcosa. Posso anche non farlo, basta tacere ancora, sviare con un altro sorriso, non raccogliere una domanda, tutto continuerà come prima. Oppure posso parlare.
Cosa scelgo, continuo per la strada che ho trovato segnata, o mi metto di traverso? Non posso non scegliere, se non faccio niente sto scegliendo la prima scelta. 
La seconda, invece, la scelta più onesta, trasparente, di chi vuole fare, cambiare, mettersi in gioco, a costo di mostrare i propri limiti, credendo che si può migliorare. E' giusta, in teoria. Allora perché l'amaro in bocca?
  

Perché qualcuno passa per cattivo, ma io non mi sento dalla parte del giusto, non ho ricette, non sono migliore di nessuno.


  
Perché qualcuno passa per buono, ma dov'era finora? E qualcuno pensa che io mi illuda che improvvisamente tutto cambi, che avrò un angelo protettore e che non le prenderò (moralmente) come e più di prima?
 
  
    
Perché a mettersi di traverso si diventa automaticamente brutti e cattivi. Non si ha ragione. E a dire il vero io non voglio averla. Vorrei solo rispetto reciproco.

  
Perché vorrei ragione per tutti e invece non ce n'è per nessuno, ecco perché.
 
Per fortuna il mondo è grande e ci sono tante altre persone con cui spendere le 8 (... 10) ore diurne e ricordarsi che è possibile essere diversi.

3 commenti:

  1. Alcune scelte sono, punto. E' persino inutile chiedersi se giuste o sbagliate. Quando le abbiamo prese, ormai sono, e se le abbiamo prese in cuor nostro erano probabilmente quelle giuste. C'è sempre tempo per i rimpianti. Però, se relativizzi tutto, non ne esci più.....
    Un caro saluto e buon fine settimana
    Chiara

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  2. Sante parole. Il buono di un biologo - in senso lato -e' che e' abituato a fare i conti con l'imprevedibilita' e la mancanza di esattezza dei sistemi viventi con cui deve lavorare ogni giorno. Sono sistemi che son tutto tranne che perfetti, eppure non li cambierebbe con una macchina (con buona pace degli ingegneri, che spero impareranno a lavorare di piu' con i biologi). Direi che e' un buon terreno di contatto con tutti quelli che si occupano di scienze umane, per esempio gli economisti ;) E forse i Buoni e i Cattivi se lo dovrebbero scrivere e incorniciare sopra il comodino, ma noi li teniamo anche se non lo fanno proprio perche' sappiamo che non siamo sistemi perfetti e prevedibili e ideali.

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    1. Da economista ricambio il ;) (e sono d'accordissimo!!! poi ho pure sposato un ingegnere :D!!)

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