Un passo, un respiro, un colpo di scopa... ricordatelo, Nonaddetta, ricordatelo! E spera che avesse ragione il Beppo.
O il Carlone, che diceva "Un passo alla volta e mai più lungo della gamba".
E Conrad non parlava della linea d'ombra, che ti copre l'orizzonte e che devi avere il coraggio di affrontare per crescere?
Invece io adesso vorrei vedere più in là, avere sempre l'orizzonte sgombro, aperto e la direzione chiara. L'ho sempre avuta, la direzione chiara, e le curve non mi hanno mai fatto fare una piega. Ero quella dei sentieri in montagna, fatti proprio di curve e da cui per ore la cima non si vede, eppure vai avanti piano piano con la tranquillità che la cima è sempre al suo posto e quindi per forza ci arriverai. Mi sa che le decine di migliaia di km in autostrada mi hanno un po' traviata.
Fatto sta che a inizio mese già percepivo l'ombra che strisciava, e zac! oggi mi è piombata in testa. Per fortuna c'è un bellissimo cielo azzurro a bilanciare il mio pensiero fisso: non ho più un lavoro nè idea di come trovarne un altro - neanche del settore in cui cercarlo per la verità, ergo ho sbagliato tutto, ergo sono un'incapace, ergo perdo stima di me stessa e ho il sacro terrore che la perda anche il resto del mondo, in particolare il Nonaddetto.
Lui replica che la nostra fiducia reciproca non è basata sulla carriera e dunque non può essere scalfita da qualsiasi cosa capiti in quel campo. Io gli sono grata per queste parole e spero che sia vero.
La mia fiducia in me, però, è parzialmente basata su questo e dunque può essere scalfita eccome.
Allora.
Mi appiglio alla percezione del colloquio con la Ditta Strana, che di per sè era andato bene.
Cerco di portare avanti quanto più possibile i lavori nella casa perchè non siano d'intralcio dopo, quando Pipo sarà in grado di restare per un po' con qualcun altro e io potrò tornare a caccia fuori.
Cerco qualche corso che mi dia competenze diverse: non mi assumono con la pancia, ma in realtà il cervello funziona e dunque posso imparare. Se gli annunci per impiegate amministrative non mancano mai, dopotutto perchè no? Impara l'arte... Però ci sono difficoltà da districare. Il tempo stringe e alcuni corsi sono lunghi. Non tutti sono vicini e guidare, anche solo 1+1 ora, inizia a pesare. E poi mi confondo: sarà meglio un percorso sulla contabilità, o sulle capacità di vendita, o sul business plan, o su LCA (♥), o... sui nidi domestici? Tutto è utile, ma molti corsi non sono gratuiti e... ce n'è uno che in questo momento può fare da asso nella manica?
Uscire, andare a parlare con qualcuno che possa dare qualche dritta... o che possa prendere nota che esisto... pensarci, trovare questi qualcuno.
Detesto chi in questi momenti lascia cadere buoni consigli completamente campati per aria o mi dice come dovrei, o non dovrei, sentirmi. Lasciatemi in pace. Hanno forse fatto magie, i vostri consigli, finora? Fatemi percepire la vostra presenza, il vostro supporto, ma lasciate che mi arrangi dato che non potete, in reatà, aiutarmi in questo. (A scanso di equivoci: questa era per mia mamma, che non aveva certo l'intenzione di farmi star male ma è riuscita lo stesso a peggiorare la situazione. Poi me la son fatta passare, eh)
Mi ricolloco mentalmente sul vecchio sentiero, fatto di curve, dove la cima si nasconde a lungo, su cui capitano banchi di nebbia fredda e umida da cui uscire per scaldarsi, mi ostino ad ascoltare se qualche falco chiama e a pensare che ci dev'essere per forza una cima da cui si vede il paesaggio vasto aperto e illuminato e magari perfino, nei giorni migliori, il mare lontano. Non è ancora affatto finita, è solo esasperantemente lunga e lenta.
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